giovedì 15 gennaio 2009

Comics n' Music - Intervista a Tito Faraci parte 2

Continua l'intervista al creatore di Brad Barron:

Musica e fumetti. Ritieni che tra le due forme d'arte ci sia un legame particolare o no?

I fumetti, oggi, stanno vivendo un momento molto simile a quello vissuto dal rock all'inizio degli anni Ottanta. La fase in cui si sente il bisogno di distruggere per costruire sulle macerie.

Pensi che il mondo del fumetto possa mai tentare di avvicinarsi come mentalità ed esposizione a quello musicale? Come faceva notare Loris Cantarelli sull'ultimo FdC, sembra esserci un rinnovato interesse verso i comics. Giornali come XL, che un tempo sarebbero stati esclusivamente musicali, non relegano i fumetti in un angolo ma gli danno una discreta importanza. Che ne pensi?

Mi fa molto piacere. Me ne accorgo sulla mia pelle. Anche la presenta del mio blog nel gruppo Nova 100, del Sole 24 Ore, ne è a suo modo una testimonianza. Come capita anche per il rock, ogni tanto è seccante leggere cose scritte da gente appena arrivata. Come se parlare di fumetto (capire il fumetto) fosse così facile.

D'altro canto in un'intervista di Comics 'n' Music che abbiamo fatto qualche tempo fa, il musicista intervistato riteneva che il fumetto (così come certa musica di nicchia) dovesse rimanere un'arte di serie "B" per mantenere la sua integrità e non confondersi con l'arte "alta", più snob. Che ne pensi?

Capisco il senso, anche provocatorio, dell'affermazione. "Purtroppo" amo troppo il fumetto per poterlo considerare una forma d'arte di serie B. Ma, certo, meglio stare lontani dai salotti della "cultura alta". Puzzano di cimitero.

Ma parliamo di te. Hai scritto una quantità di fumetti impressionante. La musica che ascolti ha in qualche modo ispirato la tua produzione fumettistica?

Sento musica mentre scrivo solo le poche volte che lavoro a casa, e non in studio, dove darei un po' fastidio ai miei "soci". Mi piace tenere il volume alto. Molto. Oggi, guarda caso, ero a casa e ho ascoltato gli Who scrivendo Diabolik. Mi ha dato una certa energia, ma non riesco a vedere una relazione diretta fra i due prodotti. Ricordo che sentivo spesso i Prodigy scrivendo Disney, dieci anni fa. Strano, eh?


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Tito Faraci ha prodotto, e tuttora produce, fumetti per le più importanti case editrici italiane e non. Da Walt Disney ad Astorina, da Bonelli alla Marvel si è cimentato con decine di personaggi del calibro di Diabolik, Dylan Dog, Topolino, Lupo Alberto, solo per citare i più famosi. Ha inoltre aperto la strada agli autori italiani in USA cimentandosi con successo con personaggi quali Spider-Man, Devil e Capitan America.

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