Torna Comics n' Music, la rubrica del Comicus Blog che esplora le interconnessioni tra fumetto e musica. Mentre nelle scorse interviste erano i musicisti a parlarci del loro amore per i fumetti stavolta ribaltiamo la prospettiva ed abbiamo uno dei più importanti e prolifici sceneggiatori in Italia che ci parla delle sue inclinazioni e preferenze musicali. Ma adesso lasciamo la parola a Tito Faraci!
Le cronache riportano come tu sia un grande appassionato di musica, ed in effetti anche il tuo blog è parecchio esplicito in tal senso. Cosa puoi dirci di più?
È stato il primo amore, con tutte le conseguenze del caso. La passione per la musica ha segnato momenti importantissimi della mia vita. Ancora oggi è uno degli argomenti per cui mi scaldo di più. Più che per i fumetti. Prima di fare ciò che faccio oggi, sono stato giornalista musicale per vari anni. Ho intervistato, fra gli altri, Metallica, Slayer, Beastie Boys, Alice Cooper… e sono i primi che mi vengono in mente di una lunga lista.
"Si dice in giro" che tu sia stato anche musicista in un gruppo metal, è vero? Se sì, continui ancora a suonare?
Ho suonato in vari gruppi, dall'età di 14 anni. La batteria, perlopiù (anche con doppia cassa), ma anche le tastiere. Nessun gruppo ha avuto nemmeno l'ombra del successo. Ho smesso per raggiunti limiti di età. Comunque non ho mai suonato metal in senso stretto. Roba molto ma molto dura però sì.
Qual è stato il tuo primo disco acquistato?
Facilissimo: "Closer" dei Joy Division. Ne sono molto, molto fiero.
E l'ultimo?
Ho ricomprato "Live at Leeds" degli Who.
Vinile, CD, cassetta o MP3?
Oggi, CD ed MP3 e MP4. Non rimpiango né il vinile né, tanto meno, le cassette. Anche se… oh, quanti ricordi!
Se capitassi sulla famosa isola deserta ma con un bell'impianto stereo, quali sarebbero i 5 dischi che porteresti con te?
Fatemi questa domanda dieci volte e vi darò dieci risposte diverse. Adesso come adesso, "Closer" dei Joy Division,
Le cronache riportano come tu sia un grande appassionato di musica, ed in effetti anche il tuo blog è parecchio esplicito in tal senso. Cosa puoi dirci di più?
È stato il primo amore, con tutte le conseguenze del caso. La passione per la musica ha segnato momenti importantissimi della mia vita. Ancora oggi è uno degli argomenti per cui mi scaldo di più. Più che per i fumetti. Prima di fare ciò che faccio oggi, sono stato giornalista musicale per vari anni. Ho intervistato, fra gli altri, Metallica, Slayer, Beastie Boys, Alice Cooper… e sono i primi che mi vengono in mente di una lunga lista.
"Si dice in giro" che tu sia stato anche musicista in un gruppo metal, è vero? Se sì, continui ancora a suonare?
Ho suonato in vari gruppi, dall'età di 14 anni. La batteria, perlopiù (anche con doppia cassa), ma anche le tastiere. Nessun gruppo ha avuto nemmeno l'ombra del successo. Ho smesso per raggiunti limiti di età. Comunque non ho mai suonato metal in senso stretto. Roba molto ma molto dura però sì.
Qual è stato il tuo primo disco acquistato?
Facilissimo: "Closer" dei Joy Division. Ne sono molto, molto fiero.
E l'ultimo?
Ho ricomprato "Live at Leeds" degli Who.
Vinile, CD, cassetta o MP3?
Oggi, CD ed MP3 e MP4. Non rimpiango né il vinile né, tanto meno, le cassette. Anche se… oh, quanti ricordi!
Se capitassi sulla famosa isola deserta ma con un bell'impianto stereo, quali sarebbero i 5 dischi che porteresti con te?
Fatemi questa domanda dieci volte e vi darò dieci risposte diverse. Adesso come adesso, "Closer" dei Joy Division,
il primo dei Killing Joke,
il secondo dei Led Zeppelin,
"The Downward Spiral" dei NIN,
"The Fat of the Land" dei Prodigy.
Ma tra mezzo minuto avrò cambiato già idea…
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Tito Faraci ha prodotto, e tuttora produce, fumetti per le più importanti case editrici italiane e non. Da Walt Disney ad Astorina, da Bonelli alla Marvel si è cimentato con decine di personaggi del calibro di Diabolik, Dylan Dog, Topolino, Lupo Alberto, solo per citare i più famosi. Ha inoltre aperto la strada agli autori italiani in USA cimentandosi con successo con personaggi quali Spider-Man, Devil e Capitan America.
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