giovedì 21 ottobre 2010

L'angolo di Norman: Dieci anni con Smallville

Dalla sede di Hammer rieccomi qui, durante l'assedio. Nel frattempo mi guardo la decima e ultima stagione di Smallville. Dopo 10 anni questa pessima serie, che però nessuno può fare a meno di guardare, è giunta alla conclusione. Riepiloghiamo i dieci elementi simbolo di questa serie in questi dieci anni.

I meteoriti: ovunque. Fin dalla prima stagione non c'era abitante della piccola cittadina del Kansas che non fosse contaminato dalla kryptonite. In alcune puntate ci facevano pure i cocktail.

Lana Lang: carina e incantevole in tutta la prima stagione. Una grande palla al piede nel resto delle altre. Fossi stato Clark l'avrei gettata dal fienile. Ma era troppo basso. Non come il ponte di Brooklyn… e io me ne intendo…

L'ospedale: in ogni episodio almeno un personaggio della serie finiva ricoverato in ospedale. E sempre nella stessa stanza.

Incidenti stradali: almeno tutta la prima stagione è strapiena di incidenti stradali. I protagonisti di Smallville avranno reso ricchi tutti i meccanici della cittadina.

Clark Kent: a Smallville son tutti imbecilli o poco svegli, perché solo un idiota non può capire la verità su Clark. Pure Lex Luthor c'ha messo otto stagioni. E dovrebbe essere un genio…

Scene culto trash: in una delle ultime stagioni, Lana acquista superpoteri e fa sesso con Clark. Indimenticabile la sequenza dove Smallville trema…

La fattoria Kent: di che cacchio vivevano i Kent? Perché a parte piantare staccionate, non si è mai vista neanche una mucca pascolare.

Gnocche: a parte Chloe, ce ne sono a profusione.

Pete: Più inutile di Sentry nelle serie Marvel. E pure nella vita reale è finito male.

Il Taloon: Mai visto un cliente pagare. Lana di che viveva, di aria fritta?

By Norman Osborn

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