Da quelle confinate nei ristretti quartieri abitati dagli "addetti ai lavori" del fumetto italiano a quelle, decisamente più ampie, del giornalismo "vero" fino alla politica.
I fatti: Mater Morbi, la sua ultima storia per Dylan Dog, è veramente ben fatta; ha tematiche vicine allo stesso scrittore ed è diventata uno degli eventi fumettistici di questo inizio 2010.
La storia, riguardando principalmente la malattia ed il modo di accettarla o meno, tocca argomenti scomodi tra i quali l'eutanasia. Termine che, solo pronunciandolo, implica connotazioni politiche (quantomeno nella povera Italia del 2010).
Ecco che, come riporta fedelmente a partire da qui lo stesso Rrobe nel suo blog intorno alla storia si è scatenato un vespaio di polemiche che hanno coinvolto attori del calibro del Secolo D'Italia, L'Unità, Il Corriere della Sera, il sottosegretario Roccella e ovviamente l'autore.
Recchioni ha buon gioco nel chiarire il significato della storia, che ovviamente non è motivata né da intenti politici né da posizioni preconcette riguardo all'argomento, ma che invece mostra a più riprese le varie angolazioni del problema.
Ecco che, come riporta fedelmente a partire da qui lo stesso Rrobe nel suo blog intorno alla storia si è scatenato un vespaio di polemiche che hanno coinvolto attori del calibro del Secolo D'Italia, L'Unità, Il Corriere della Sera, il sottosegretario Roccella e ovviamente l'autore.
Recchioni ha buon gioco nel chiarire il significato della storia, che ovviamente non è motivata né da intenti politici né da posizioni preconcette riguardo all'argomento, ma che invece mostra a più riprese le varie angolazioni del problema.
Riesce inoltre (e gliene rendiamo merito) a dimostrare la superficialità dei giornalisti nell'affrontare tematiche legate al fumetto, rendendo quindi un prezioso servizio al fumetto stesso.
Unica domanda che vorremmo fare a Recchioni è la seguente: dopo essersi rapportato con un po' di sano, professionale e virtuoso giornalismo "vero", ha forse cambiato idea sul povero e impreparato giornalismo "specializzato" a fumetti?
Unica domanda che vorremmo fare a Recchioni è la seguente: dopo essersi rapportato con un po' di sano, professionale e virtuoso giornalismo "vero", ha forse cambiato idea sul povero e impreparato giornalismo "specializzato" a fumetti?
3 commenti:
Nuova intervista di Roberto recchioni qui:
http://prontoallaresa.blogspot.com/2010/01/io-io-io.html (RRobe's Blog)
il verso quesito per recchioni è un altro: quanto è difficile fingersi indignato per tutto ciò mentre fai i salti di gioia per la pubblicità gratuita?
Gianluca@ tutta pubblicità gratuita per il mondo del fumetto, li sto a fà io mò i salti di gioia
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